Certificarsi in BIM
Guida pratica per scegliere il percorso di formazione più adatto – Parte 1
La metodologia BIM (Building Information Modeling), da dieci anni a questa parte, ha completamente rivoluzionato il mondo dell’edilizia.
L’introduzione dei modelli digitalizzati BIM, così come l’utilizzo di processi sempre più collaborativi, presuppone una forte spinta propulsiva per i professionisti del settore: chi si avvicina a questa nuova frontiera della progettazione moderna non può trovarsi impreparato!
Un percorso di formazione adeguato al proprio ruolo è d’obbligo per chiunque abbia intenzione di operare nel settore AEC (Architecture, Engineering & Construction), ma è ancora più necessario quando si sceglie di impostare i propri flussi lavorativi su di una metodologia tanto nuova quanto innovativa come quella del BIM.
Dunque, a questo punto la domanda che sorge spontanea è:
Come scegliere il percorso di formazione più adatto alle proprie esigenze?
Per rispondere opportunamente a questa domanda, è necessario chiarire alcuni aspetti preliminari: il mondo delle attestazioni professionali è, infatti, sufficientemente vasto e sapersi orientarsi necessita di punti fermi. Tra tutti:
- Conoscere le tipologie di attestazioni
- Comprendere il meccanismo di riconoscimento delle nuove figure professionali in Italia
- Conoscere le procedure di rilascio delle attestazioni professionali
Conoscere le tipologie di attestazioni
Il quadro normativo della formazione riconosce due tipologie di attestazioni: qualifiche e certificazioni.
La qualifica attesta le conoscenze acquisite attraverso un percorso di formazione, rispetto a specifiche tematiche.
La certificazione attesta che un operatore del settore ha ottenuto la qualifica e maturato determinate competenze applicative professionali rispetto ad uno specifico ambito, certificate da un ente terzo.
Conoscenze e competenze sono, dunque, presupposto di base del progresso professionale.
Comprendere i meccanismi di riconoscimento delle nuove figure professionali in Italia
Con l’introduzione della metodologia BIM, il settore delle costruzioni si è arricchito di nuove figure professionali, tutte indispensabili per la buona riuscita di una commessa.
La norma UNI 11337-7:2018, riferimento normativo per il BIM in Italia, ne ha introdotte ben quattro (BIM Manager, BIM Coordinator, BIM Specialist, CDE Manager), alle quali si sono aggiunte figure più nuove, già note nel contesto internazionale (BIM Expert, BIM Consultant, BIM User, Information Manager, BIM Discipline Leader, ecc.).
In effetti, queste nuove figure professionali non fanno capo a nuovi ordini professionali (come quello degli ingegneri e/o degli architetti) o collegi (come quello dei geometri o dei periti industriali), ma operano a livello specialistico nel mercato, al pari di tutte le tradizionali professioni organizzate in ordini o collegi.
Questo è possibile, in Italia, grazie all’introduzione della Legge del 14 Gennaio 2013 n. 4 che fornisce “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi” ossia, riporta la norma, “una qualsiasi attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del CC”.
LEGGE n. 4 del 2013
Riconosce tutte le figure professionali introdotte dalla metodologia BIM
Chiunque decida di intraprendere un percorso di formazione per ottenere una Qualifica e una Certificazione per una delle figure della metodologia BIM in Italia, viene riconosciuto professionista nell’ambito specialistico ai sensi della L.4/2013. Questo meccanismo di riconoscimento assicura il possesso dei requisiti curriculari e di qualificazione professionale richiesti per lo svolgimento dell’attività, nonché il possesso da parte del professionista iscritto di una certificazione rilasciata da un organismo accreditato.
Conoscere le procedure di rilascio delle attestazioni professionali
Chiariti i primi due aspetti fondamentali, il professionista che vuole formarsi adeguatamente alla metodologia BIM deve comprendere quali sono le procedure di rilascio di tali attestazioni e quali sono gli organi competenti. Tali procedure variano a secondo del contesto territoriale di riferimento:
- un percorso di formazione in contesto nazionale
- un percorso di formazione in contesto internazionale
Il percorso di formazione nazionale viene regolamentato in primis da ACCREDIA, ente unico italiano per l’accreditamento. Accredia, in linea con quanto formulato nella UNI CEI EN ISO/IEC 17024, definisce i requisiti per l’accreditamento degli enti di certificazione, di formazione, dei formatori e dei professionisti formati in qualsiasi ambito disciplinare.
Per non confonderci le idee, chiariamo subito:
- Ente di accreditamento (Accredia) – attesta la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione
- Organismo di certificazione – rilascia Qualifiche e Certificazioni professionali conformi alle normative vigenti
- Ente di formazione – eroga percorsi di formazione professionali conformi alle normative vigenti e funzionali al superamento dell’esame per ottenere una Qualifica o una Certificazione
ICMQ è uno tra i più autorevoli organismi di certificazione riconosciuti da Accredia per i percorsi di formazione professionale.
La certificazione in ambito BIM, rilasciata da parte terza, attesta la conformità della propria competenza professionale alla norma UNI 11337-7 che disciplina il profilo professionale degli operatori BIM.
Il percorso di formazione internazionale è disciplinato da buildingSMART International, la casa dell’OpenBIM, riferimento universalmente riconosciuto della metodologia nel mondo. buildingSMART International è infatti ente di certificazione internazionale per tutto ciò che concerne la metodologia del Building Information Modelling.
Con i suoi “Programme”, buildingSMART International (bSI in forma abbreviata) disciplina molti degli aspetti essenziali della metodologia:
- implementa gli standard OpenBIM della comunicazione contribuendo ai contenuti tecnici delle norme ISO che li disciplinano (IFC, IDM, MVD, BCF, bSDD, ecc.)
- definisce i criteri di certificazione che i vari applicativi BIM disponibili sul mercato devono soddisfare per rispondere correttamente alle esigenze della metodologia BIM
- pianifica i programmi di formazione tramite cui i professionisti del settore possono sviluppare e attestare le proprie conoscenze, competenze a capacità.
Gli enti di formazione che intendono erogare percorsi di formazione internazionali sul BIM, devono necessariamente accreditarsi presso buildingSMART International.
In conclusione
Obiettivo di questo nostro articolo è quello di fare chiarezza in un sistema di certificazione delle competenze professionali sufficientemente articolato. Seppur questi aspetti possano sembrare lontani da noi, in realtà conoscere le procedure di rilascio ci permette di non confondere i svariati corsi di formazione che numerosissimi enti di formazione rilasciano sul mercato.
Nei prossimi articoli approfondiremo quali siano le certificazioni possibili rispetto ai vari contesti lavorativi, nazionale ed internazionale.