Certificazioni

Certificarsi in BIM

Guida pratica per scegliere il percorso di formazione più adatto – Parte 2

La metodologia BIM (Building Information Modeling) ha innovato radicalmente il settore delle costruzioni. Insieme alle nuove procedure metodologiche sono sorte nuove necessità professionali. Nuove figure professionali, quindi, che integrate alle tradizionali professioni del settore #AEC (Architecture, Engineering and Construction), gestiscono i nuovi flussi operativi promossi dalla metodologia BIM.

Saper riconoscere il percorso di formazione BIM più adatto a ricoprire adeguatamente il proprio ruolo nei processi BIM è fondamentale. Che si tratti di un giovane laureato appena giunto nel mondo del lavoro AEC, o di un professionista già affermato, questa è la guida giusta per scoprire quale percorso di formazione risponde meglio alle proprie esigenze.


In questa Guida scopriremo


Ma perché sentiamo tanto parlare di BIM?

Il DM 560/2017, anche detto “Decreto Baratono” o “Decreto BIM” è un breve riferimento normativo tramite il quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per mezzo di una commissione incaricata presieduta dall’Ing. Baratono, disciplina modalità e tempi per la transizione dalla metodologia tradizionale al Building Information Modeling imposta al settore AEC. Ancor più famoso del DM 560/2017 è il suo Articolo 6 in cui vengono definiti i “tempi di introduzione obbligatoria” della metodologia BIM nei contratti pubblici.

Ebbene sì, il BIM è obbligatorio in Italia a partire da gennaio 2019 per contratti pubblici con importo pari o superiore a 100 milioni di euro; obbligatorietà che si estenderà progressivamente fino al 2025, anno in cui tutte le opere pubbliche dovranno necessariamente essere gestite secondo la metodologia BIM.


Possibili percorsi formativi in BIM

È il primo passo per operare nel mondo delle costruzioni attestando la propria professionalità BIM. I processi di certificazione professionale sono sinonimo di trasparenza delle conoscenze, delle competenze e delle capacità acquisite in un percorso di formazione adeguato al proprio ruolo nella commessa.

Nella Parte 1 della nostra guida abbiamo visto quali siano i meccanismi che governano il rilascio di queste attestazioni e abbiamo accennato ad una differenza procedurale rispetto al contesto operativo di interesse. Il professionista che vuole formarsi adeguatamente a tale metodologia deve comprendere qual è il contesto operativo cui intende rivolgersi.

Nel corso degli anni, si sono infatti definiti due principali contesti di formazione:

  • un percorso di formazione in contesto nazionale
  • un percorso di formazione in contesto internazionale

La differenza tra i due percorsi risiede non solo nell’ ambito lavorativo/territoriale in cui si opera, ma anche nel numero e nel tipo di qualifiche/certificazioni che è possibile ottenere.
La Parte 2 della guida è dedicata alla scoperta di quali sono le certificazioni che è possibile ottenere per operare con la metodologia BIM in Italia.
Per conoscere il percorso di formazione internazionale e le relative attestazioni professionali, rimandiamo alla Parte 3.


Il percorso di formazione BIM in Italia

Intraprendere un percorso di formazione di questo tipo significa vedere riconosciute le proprie conoscenze, competenze e capacità limitatamente al contesto nazionale italiano.
I percorsi di formazione professionale in Italia, volte all’ottenimento di una Qualifica o Certificazione, devono trovare conformità con una normativa tecnica nazionale vigente: nel caso della metodologia BIM si tratta della UNI 11337-7:2018.
La parte 7 della norma UNI introduce in Italia quattro figure professionali in ambito BIM: il BIM Manager, il BIM Coordinator, il BIM Specialist ed il CDE Manager. Per ciascuna di esse la UNI 11337-7 definisce i ruoli e ne specifica i requisiti professionali.

Tutte le figure professionali BIM vengono riconosciute in Italia ai sensi della Legge n.4/2013.


Ruoli e Responsabilità

Per chiarire quanto di competenza di ciascuna figura professionale, riprendiamo le definizioni fornite nella UNI 11337-7:2018.

Il BIM Manager è il gestore dei processi digitalizzati, ossia una figura che opera prevalentemente ai vertici dell’organizzazione e della commessa, che ne indirizza i lavori, li supervisiona e ne gestisce il portafoglio.

Il BIM Coordinator è il coordinatore dei flussi informativi di commessa, esso opera ai vertici della commessa relazionandosi con il BIM Manager; coordina i lavori in funzione delle linee guida fornite per garantirne il corretto andamento e verificarne la qualità.

Il BIM Specialist è l’operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa, cioè una figura professionale ad indirizzo specialistico che ha il compito di generare le informazioni di commessa secondo quanto stabilito dalle linee guida e per come coordinato dal BIM Coordinator.

Il CDE Manager è il gestore dell’ambiente di condivisione dei dati, ossia una figura professionale specializzata nello sviluppo dei flussi informativi di commessa all’interno dell’ambiente di condivisione dati (ACDat/CDE); collabora fattivamente con il BIM Manager e con il BIM Coordinator per lo sviluppo della commessa in ambiente BIM.

Le quattro figure professionali introdotte dalla norma si relazionano secondo uno schema gerarchico piramidale: il BIM Specialist esegue le attività secondo quanto coordinato dal BIM Coordinator il quale, a sua volta, risponde alle linee guida dettate dal BIM Manager. Ai primi tre livelli si aggiunge il profilo trasversale del CDE Manager che è di supporto alla digitalizzazione della commessa.


Certificare le proprie competenze BIM in Italia

Per ottenere la certificazione in una delle professionalità BIM, in Italia, è necessario sostenere un esame presso un Organismo di Certificazione del Personale, accreditato da ACCREDIA in base alle norme ISO/IEC 17024.

L’organismo di certificazione delle persone verifica che determinate figure professionali possiedano, mantengano e migliorino nel tempo la necessaria competenza, intesa come l’insieme di conoscenze, abilità, responsabilità e autonomia richieste per i compiti assegnati.

Nel marzo del 2020, l’UNI (Ente nazionale italiano di unificazione) insieme ad ACCREDIA ha emanato la UNI/PdR 78:2020, ossia una Prassi di Riferimento in cui vengono esplicitate modalità, tempi e procedure per lo svolgimento degli esami volti all’ottenimento della certificazione.

L’accesso all’esame è vincolato al possesso di una serie di requisiti, differenziati rispetto alle varie figure professionali che riportiamo di seguito in grafica. Insieme alle conoscenze teoriche e alle competenze specifiche su un applicativo BIM viene sempre richiesta una esperienza lavorativa pregressa sia in ambito tecnico, sia in commesse gestite secondo la metodologia BIM.

L’esame è finalizzato a valutare le conoscenze, le competenze e le capacità del professionista candidato rispetto al ruolo richiesto e si divide in tre prove.

  • Una prova scritta, ossia un test composto da 30 domande chiuse a risposta multipla per una durata di 60 minuti.
  • Una prova pratica differenziata rispetto alla figura professionale richiesta per la durata massima di 120 minuti.
  • Una prova orale che consiste nella discussione dinanzi la commissione giudicatrice per la durata di 30 minuti.

La prova pratica richiede lo svolgimento di un caso studio e si differenzia in funzione del ruolo nella commessa:

  • BIM Specialist – al candidato è richiesta la risoluzione di un caso studio disciplinare tramite l’applicativo di BIM Authoring da lui scelto all’atto della candidatura.
  • BIM Coordinator – al candidato è richiesta la risoluzione di un caso studio di gestione, coordinamento e verifica tramite l’applicativo di BIM Model & Code Checking da lui scelto all’atto della candidatura.
  • BIM Manager – al candidato è richiesta la risoluzione di un caso studio di gestione di una commessa BIM in relazione ad aspetti procedurali, normativi e tecnici.
  • CDE Manager – al candidato è richiesta la risoluzione di un caso studio di gestione di un Ambiente di Condivisione Dati di commessa.

Al superamento dell’esame il candidato ottiene la Certificazione professionale BIM consona al proprio ruolo. Tale certificazione ha validità per una durata di 5 anni, durante i quali è sottoposta a sorveglianza annuale. Al termine del periodo di validità, la certificazione deve essere rinnovata tramite procedure di verifica da parte dell’organismo di certificazione.


Prepararsi all’esame per ottenere la certificazione BIM

Gli enti di formazione erogano percorsi didattici differenziati per ciascuna figura professionale introdotta. Questi corsi si caratterizzano per l’integrazione tra aspetti teorico/normativi e applicazioni pratiche sul software scelto. Essendo mirati all’ottenimento della certificazione professionale BIM, i corsi di formazione permettono di ottimizzare le conoscenze, le competenze e le capacità del candidato rispetto alla figura professionale BIM per cui si concorre.

La durata dei corsi di formazione è estremamente variabile, a discrezione dell’ente, ma nella media non scende mai al di sotto dei due mesi, tempo minimo necessario all’acquisizione delle nozioni.

La scelta del corso di formazione più adatto è fondamentale, configurandosi come quella fase transitoria di acquisizione delle conoscenze e capacità professionali che caratterizzeranno il professionista BIM.

Leggere attentamente i programmi formativi e mirare a quei corsi che propongono una didattica integrata è il nostro consiglio: spingere fortemente sull’uso degli standard interoperabili BIM e acquisire concetti propri della metodologia e dei processi BIM sono aspetti che faranno del professionista BIM certificato la differenza sul mercato!


In conclusione

Anche questa volta speriamo di aver chiarito alcuni aspetti essenziali delle modalità di certificazione professionali in BIM.

Nel prossimo articolo, la Parte 3, scopriremo come può un professionista seguire un percorso di formazione professionale BIM in contesto internazionale.

#DaNonPerdere

Alma S.r.l.

Alma è un incubatore di idee, progetti e attività per lo sviluppo informatico e tecnologico dell'Edilizia 4.0. Con ormai 15 anni di esperienza nel settore della digitalizzazione, Alma offre servizi di consulenza nei campi del BIM, della Building Automation e del Control System.
Alma eroga, inoltre, corsi di formazione professionalizzante nei vari ambiti della metodologia BIM.